THE WARRIORS I GUERRIERI DELLA NOTTE
LUNEDI 6 MARZO 2023
SPETTACOLO ORE 21.15



EDIZIONE RESTAURATA

VERSIONE ORIGINALE INGLESE SOTTOTITOLI ITALIANI


(The Warriors, USA/1979) di Walter Hill

Regia: Walter Hill

Soggetto: dal romanzo omonimo di Sol Yurick

Sceneggiatura: David Shaber, Walter Hill

Fotografia: Andrew Laszlo

Montaggio: David Holden, Freeman Davies Jr., Billy Weber, Susan E. Morse

Scenografia: Don Swanagan, Bob Wightman. Musiche: Barry DeVorzon

Interpreti: Michael Beck (Swan), James Remar (Ajax), Deborah Van Valkenburgh (Mercy), Marcelino Sanchez (Rembrandt), David Harris (Cochise), Tom McKitterick (Cowboy), Brian Tyler (Snow), Dorsey Wright (Cleon), Terry Michos (Vermin), David Patrick Kelly (Luther)

Produzione: Lawrence Gordon per Paramount Pictures

USA, 1979 - Durata: 94’


Scriveva Andrew Sarris all'uscita del film: "Il linguaggio delle gang è volutamente criptico, il senso dello spazio è chiaramente magico". C'era una nuova magia, nera e sotterranea, nella storia dell'attraversamento che conduce la banda dei Warriors dal Bronx a Coney Island, mentre tutte le altre street gang sono alle loro calcagna. Film epico ed epocale, per varie ragioni: i ribelli di Walter Hill, senza cause pervenute che non fossero la pura sopravvivenza del gruppo, replicavano il clima di (vera) paura che all'epoca regnava nelle (vere) strade di New York e lo sottoponevano a un restyling in chiave di mitologia popolare, tra western all'italiana e cavalieri della Tavola Rotonda. Accoglienza controversa, successo divenuto culto, imitazioni a non finire.

Trovavo interessante l’idea di non guardare a una banda in termini di problema sociale, ma sotto un altro punto di vista, quello del loro eroismo inteso nell’accezione classica del termine. [...] Mi piaceva anche l’idea di raccontare una vicenda tratta dalla storia greca. Si trattava dell’Anabasi ambientata in un mondo futuristico e fantascientifico [...] Quando si dà vita a una fantascienza c’è spesso la propensione ad astrarla del tutto. Ho pensato che la sfida sarebbe stata renderla realistica e fantastica allo stesso tempo; volevo combinare quei due elementi per farne un fumetto dark.
(Walter Hill)