LUNEDI 9 ottobre
spettacolo unico ore 21.15
Progetto
QUELLI DELLA COMPAGNIA GLI IMPERDIBILI
per il cinema d'essai in Toscana
Regia: Roberto De Paolis
Attori: Selene Caramazza - Agnese, Simone Liberati - Stefano, Barbora Bobulova - Marta, Stefano Fresi - Don Luca, Edoardo Pesce - Lele, Antonella Attili - Angela, Federico Pacifici - Ettore, Isabella Delle Monache - Beatrice
Soggetto: Luca Infascelli, Carlo Salsa, Roberto De Paolis
Sceneggiatura: Luca Infascelli, Carlo Salsa, Greta Scicchitano, Roberto De Paolis
Fotografia: Claudio Cofrancesco
Musiche: Emanuele De Raymondi
Montaggio: Paola Freddi
Scenografia: Rachele Meliadò
Costumi: Loredana Buscemi
Suono: Angelo Bonanni - (presa diretta)
NOTE
- FILM RICONOSCIUTO
DI INTERESSE CULTURALE CON CONTRIBUTO ECONOMICO DEL MINISTERO DEI BENI E
LE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO-DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA;
REALIZZATO IN ASSOCIAZIONE CON UNICREDIT FACTORING AI SENSI DELLE NORME
SUL TAX CREDIT; CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE LAZIO - FONDO REGIONALE
PER IL CINEMA E L'AUDIOVISIVO.
- SELEZIONATO ALLA 49. QUINZAINE DES RÉALISATEURS (CANNES 2017).
ITALIA , 2017 - 114 min.
Produzione: CARLA ALTIERI, ROBERTO DE PAOLIS, ALFREDO COVELLI PER YOUNG FILMS CON RAI CINEMA
Distribuzione: CINEMA DI VALERIO DE PAOLIS
Agnese e Stefano sono molto diversi. Lei, 18 anni, vive con una madre dura e devota, frequenta la chiesa e sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio. Lui, 25 anni, è un ragazzo dal passato difficile che lavora come custode in un parcheggio di un centro commerciale confinante con un grande campo rom. Dal loro incontro nasce un sentimento vero, fatto di momenti rubati e di reciproco aiuto. Il desiderio l'uno dell'altra cresce sempre di più, fino a quando Agnese, incerta se tradire i suoi ideali, si troverà a prendere una decisione estrema e inaspettata.
CRITICA
"(...)
Caramazza, brava (...) Liberati, super (...) il film echeggia per
habitat e mood Caligari e Giovannesi in Italia, i Dardenne e Guédiguian
in Europa, con un surplus di senso: la regia non si sente mai migliore
di quel che inquadra. Il battito sociale e antropologico è quello
dell'Italia oggi: paura del diverso, abbandono delle istituzioni. Al
netto di qualche imperfezione e titubanza dell'esordiente, dietro la
macchina da presa si scorge un bel futuro."
(Federico Pontiggia, 'Il
Fatto Quotidiano', 25 maggio 2017)
"In forma quasi documentaristica (eccellenti risultati di
improvvisazione ed editing), con due interpreti già memorabili, è
un'opera precisa e compatta che non perde un elemento per strada, anzi
li porta tutti a un approfondito equilibrio unitario: l'alterità, la
passione, la paura, il lavoro, la verginità, la libertà, il futuro. Il
miglior esordio di questi anni."
(Silvio Danese,
'Nazione-Carlino-Giorno', 25 maggio 2017)
"Appassionato e intenso dramma sociale nella degradata periferia romana.
(...) Un film sincero diretto da un esordiente, con qualche lungaggine e
due bravissimi protagonisti."
(Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 1
giugno 2017)