VISAGES VILLAGES

 

MARTEDI 3 aprile  ore 21.15


RASSEGNA ALTRE/VISIONI


(Francia/2017)

di Agnès Varda e JR

Regia e sceneggiatura: Agnès Varda, JR. Fotografia: Romain Le Bonniec, Claire Duguet, Nicolas Guicheteau, Valentin Vignet. Montaggio: Maxime Pozzi-Garcia. Musica: Matthieu Chedid. Ciné-Tamaris, JRSA, Rouge International, Arte France Cinéma, Arches Films. Durata: 93’

Film a quattro mani, quattro piedi e quattro occhi, nel corso del viaggio sarà sovente questione di sguardi, Visages, Villages è un documentario che reinventa il road movie , infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Visages, Villages è al principio la storia di un incontro tra Agnès Varda, autrice di Cléo, e JR, street photographer tenacemente indipendente che deve la sua reputazione ai collage giganteschi che incolla nel cuore delle metropoli, lontano dai musei di arte contemporanea. Franchi tiratori di generazioni differenti ma uniti dalla stessa passione per l'avventura creatrice fuori norma, dalla loro amicizia nasce l'idea di fare un film insieme. L'idea di un viaggio attraverso la Francia rurale perché la campagna offre una grande varietà di paesaggi, un rapporto diretto con la natura e l'ambiente, un territorio nuovo per JR, considerato artista urbano, un ritorno alle origini per Agnès Varda, inclassificabile patriarca della Nouvelle Vague.

Dalle spiagge 'storiche' della Normandia ai dock di Le Havre, dai villaggi della Provenza passando per le regioni agricole, i nostri partono alla scoperta della vrais gens , componendo una galleria generosa e nostalgica di volti, interrogando principalmente il mondo operaio e contadino, quello che resta, quello che cambia, quello che scompare.

Pas de deux attraverso lo spazio che diventa viaggio nel tempo, Agnès e JR procedono per giustapposizioni, giochi di parole e motti di spirito, installazioni che stabiliscono un legame tra tradizione e modernità, memoria pastorale e proletaria e realtà quotidiana. Le discussioni e i rispettivi gesti artistici risvegliano lo spirito dei luoghi, evocano storie familiari con vibranti omaggi ai vivi e ai morti, riuniti dalla parola e dall'immagine. Avanzando a bordo di un cinétrain che scatta (e sviluppa) foto giganti, realizzano un film inventivo e sorprendente, libero e commovente.

Autori e attori con un differente ritmo di marcia e un diverso senso artistico dell' istantanea, Agnés e JR si interrogano sul senso del loro lavoro, sul valore delle immagini, della loro produzione, della loro democratizzazione. Di quelle immagini fanno un dono da offrire alle persone che incontrano, pellegrini anonimi, complici attivi, modelli e muse ispiratrici. E mentre JR fissa le sue grandi foto sui muri, sugli edifici, sui treni, sulle cisterne, sui container, Agnès, virtuosa del montaggio come Alain Resnais e Jean-Luc Godard, articola un film-collage di rime, sciarade verbali, immagini liriche.



Al pranzo dei candidati all'Oscar Agnès si è presentata da par suo in versione...cartonata, con l'ironia che da sempre la contraddistingue:

http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2018/02...

Questo è il divertente video realizzato da JR e postato sulla sua pagina Facebook, dove l'artista francese è attivissimo: https://www.facebook.com/JRartiste/videos/vb.22327...

“Ha ottantotto anni e fa film come se ne avesse ventotto. Agnès Varda, nello splendore dei suoi anni d’oro, è diventata una maga umanista. Qui fa squadra con JR, street photographer che deve la sua reputazione ai giganteschi graffiti urbani e potrebbe essere definito un equivalente gallico di Banksy. Lui è un hipster beffardo e sovranamente flemmatico di trentatré anni con l’immancabile cappellino e gli occhiali da sole, lei è una leggenda della nouvelle vague, caschetto di capelli bicolore e un volto che conserva la splendida gravità che l’ha sempre contraddistinta. Ma entrambi sono outsider dell’arte, interessati a esprimere visivamente la vita seguendo le proprie regole.  Varda e JR, che collaborano alla regia, si mettono in viaggio con un unico liberatorio obiettivo: in ciascun luogo visitato JR creerà giganteschi ritratti in bianco e nero degli abitanti che andranno a ricoprire case, fienili, facciate di negozi, ogni superficie libera. Così facendo, doneranno grandezza a quelle persone. Non una grandezza da supereroi, ma una grandezza umana, da persone in carne e ossa quali sono. I due conoscono (e fotografano) operai, formaggiai, camionisti. È una ricognizione della Francia rurale, e le immagini che affiorano sono giocose, spettrali e belle e commoventi: Andy Warhol incrocia Walker Evans. Visages Villages lancia un potente messaggio sul tipo di società che stiamo diventando. La nostra dipendenza dalla ricchezza e dalla celebrità ha iniziato a svuotare il valore della vita normale, e il film dà una sublime strigliata a questo atteggiamento.

Owen Gleiberman “Variety”, 23 maggio 2017