DOLOR Y GLORIA

LUNEDI 1 LUGLIO
spettacolo unico ore  21.30

MARTEDI 2 LUGLIO
spettacolo unico  ore  21.30

MERCOLEDI 3 LUGLIO
spettacolo unico  21.30


Regia: Pedro Almodóvar
Attori: Penélope Cruz - Jacinta, Antonio Banderas - Salvador Mallo, Asier Etxeandía - Alberto Crespo, Cecilia Roth - Zulema, Leonardo Sbaraglia - Federico, Nora Navas - Mercede, Raúl Arévalo - Padre, Julieta Serrano - Madre, Eva Martin - Radióloga, Susi Sánchez - Beata, Pedro Casablanc - Dr. Galindo, César Vicente - Albañil, Julián López , Agustín Almodóvar , Alba García, Esther García, Mina - Se stessa (filmato d'archivio), Marilyn Monroe - Rose Loomis (filmato d'archivio) (non accreditata), Warren Beatty - Bud Stamper (filmato d'archivio) (non accreditato), Natalie Wood - Wilma Dean Loomis (filmati d'archivio) (non accreditata)
Soggetto: Pedro Almodóvar
Sceneggiatura: Pedro Almodóvar
Fotografia: José Luis Alcaine
Musiche: Alberto Iglesias
Montaggio: Teresa Font
Scenografia: Antxón Gómez
Arredamento: Francisco Bassi, Vicent Díaz, José Luis Saldaña
Costumi: Paola Torres
Effetti: El Ranchito
Suono: Pelayo Gutiérrez - (montaggio), Marc Orts - (mixer)

SPAGNA  - 2019 - 113  min.

Produzione: AGUSTÍN ALMODÓVAR, ESTHER GARCÍA PER EL DESEO

Distribuzione: WARNER BROS


Un racconto di una serie di ricongiungimenti di Salvador Mallo, un regista cinematografico oramai sul viale del tramonto. Alcuni sono fisici, altri ricordati: la sua infanzia negli anni '60 quando emigrò con i suoi genitori a Paterna, un comune situato nella provincia di Valencia, in cerca di fortuna; il primo desiderio; il suo primo amore da adulto nella Madrid degli anni '80; il dolore della rottura di questo amore quando era ancora vivo e palpitante; la scrittura come unica terapia per dimenticare l'indimenticabile; la precoce scoperta del cinema ed il senso del vuoto, l'incommensurabile vuoto causato dall'impossibilità di continuare a girare film. Dolor y Gloria parla della creazione artistica, della difficoltà di separarla dalla propria vita e dalle passioni che le danno significato e speranza. Nel recupero del suo passato, Salvador sente l'urgente necessità di narrarlo, e in quel bisogno, trova anche la sua salvezza.